Magnete Contatore Luce: le pene per Furto di Energia Elettrica

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Il magnete sul contatore dell'energia elettrica permetterebbe di truccare i consumi registrati e ricevere una bolletta più "leggera". L'operazione è una manomissione illegale del contatore assimilabile ad un furto e quindi è un reato penale. Ecco cosa si rischia se viene installato un magnete e quali sono le pene previste per questo reato.

Tutelati dal furto di energia

Nel tempo le metodologie di furto dell'energia si sono affinate sempre di più: si va dall'allaccio abusivo al cavo fino ad arrivare all'innovativa modifica del software dei contatori più moderni.

Il furto può avvenire a danno del distributore, se l'allacciamento è alla rete nazionale, oppure a danno di un privato, se è realizzato alla rete elettrica privata, ossia dopo il contatore. Vediamo a cosa si va incontro.

L'energia elettrica, è considerata "cosa mobile" e quindi il suo uso senza un regolare contratto oppure tramite la manomissione dei cavi o del contatore è un reato punibile ai sensi dell'art. 624 c.p..


Trucchi per Manomettere il Contatore Elettronico dell'energia

Dagli allacci abusivi, ai collegamenti "fantasma" alla rete elettrica, fino alle ultime tecnologie con computer e calamite: gli stratagemmi per rubare l'energia elettrica sono molti.
Un tempo i contatori elettrici erano meccanici e avevano un disco neroche girava continuamente per segnare i consumi. In questo caso posizionando la calamita, che fungeva da freno magnetico, veniva rallentata la rotella che quindi faceva registrare consumi inferiori rispetto ai reali.

Un'altra soluzione era un negativo fotografico all'interno del contatore, sempre con lo scopo di bloccare la rotella.
Successivamente i contatori della luce sono stati sostituiti con i nuovi modelli elettronici ed anche i furbetti si sono adeguati all'avanzare della tecnologia.

Una delle manomissioni possibili consiste nell'inserire una resistenza all'interno, alterando l'intensità di corrente e quindi il consumo reale. L'operazione non è così semplice poiché è necessario aprire il contatore che ormai è dotato di un sensore che segnala al distributore eventuali manomissioni. Per questo motivo si deve prima disattivare questo sistema d'allarme per agire successivamente inserendo la modifica dentro l'apparecchio.
Il magnete invece agisce dall'esterno e deve essere posizionato sopra al contatore in una certa maniera. La calamita sul contatore è una truffa a tutti gli effetti con la quale si rischia il penale.

Anche togliere il sigillo al contatore del gas è un reato penale! La pena prevista per la manomissione al contatore del gas prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa da 103 euro fino a 1032 euro.

Come Funziona il Magnete sul contatore elettronico?

Il magnete è un vecchio trucco impiegato per raggirare il fornitore e pagare meno energia di quella che si è effettivamente consumata. È sufficiente posizionare un magnete, ossia una calamita sopra al contatore dell'energia elettrica e i consumi registrati sono inferiori a quelli realmente effettuati. Il trucco del magnete funziona anche sui contatori dell'energia elettronici alterandone i consumi.

Senza addentrarci troppo nella teoria fisica, il magnete riesce a bloccare il funzionamento del trasformatore presente all'interno del contatore. Per farlo occorre utilizzare un magnete molto potente e di una forma opportuna che porti alla saturazione del nucleo del trasformatore.
In alcuni modelli di contatore a lettura remota e che sono telegestiti, ossia gestiti a distanza, sono stati installati anche dei sensori che segnalano anomalie del campo magnetico, smascherando immediatamente il tentativo di sabotaggio.

Quali sono le Pene per il Magnete sul Contatore di energia?

Oltre al fatto che la fornitura viene immediatamente sospesa, chi viene scoperto rischia pene molto severe, vediamo quali sono. L'utenza viene interrotta con il distacco della corrente e spesso il contatore viene rimosso e portato via per i controlli del caso. I rischi che corre chi effettua tali manomissioni sono:

1. Una Denuncia Civile da parte del fornitore

Prima di tutto il furfante rischia una denuncia civile da parte della società erogatrice del servizio. Il fornitore può richiedere il pagamento sia della bolletta che dei danni subiti e il conto finale può essere anche molto salato. Con un'analisi storica dei consumi, la società può richiedere il pagamento dell'energia che è stata rubata in tutto quel periodo di tempo.

2. Una Denuncia Penale

Il soggetto che compie tale azione illegale con il magnete sul contatore incorre in una denuncia penale di furto aggravato dall'uso del mezzo fraudolento. Il furto di energia elettrica mediante manomissione del contatore è difatti un reato punito dagli articoli 624 e 625 del codice penale. La pena prevista per il furto di energia elettrica è la reclusione fino a 6 anni e una multa.

Esiste naturalmente anche l'eventualità dell'aggravante se l'accaduto è fraudolento o per le altre circostanze previste dall'art. 625 comma 2 (furto e circostanze aggravanti) del codice penale ed in questo caso la pena aumenta. L'uso del mezzo fraudolento accade, ad esempio, quando si impedisce la rilevazione del consumo di energia o quando viene usato un apposito stratagemma che serve a nascondere l'accadimento al proprietario del bene.

Pene previste per il furto di energia elettrica
  Reclusione Multa
Furto da 6 mesi a 3 anni da 154€ a 516€
Furto aggravato da 1 a 6 anni da 103€ fino a 1.032€

L'aggravante del mezzo fraudolento, si realizza anche quando l'allacciamento avviene con un semplice mezzo visibile, non necessariamente nascosto alla vista, poiché si tratta comunque di un artificio che trae in inganno la società distributrice.

Un'altra cosa importante è che si tratta di un reato procedibile d'ufficio, che comporta comunque un procedimento penale, anche se viene pagato dal cliente tutto quello richiesto dalla società elettrica. Il pagamento della bolletta richiesta dal fornitore può essere visto dai giudici come un'ammisione di colpa che può portare ad una probabile condanna. 

Qualcuno ti sta Rubando l'Energia Elettrica?

Alcune volte succede che il vicino realizzi un collegamento al vostro cavo, quando ad esempio il contatore è situato in un armadietto insieme a tanti altri, in un luogo accessibile a terzi.
In alcuni casi quando vi iniziano a rubare la corrente, il contatore può scattare più spesso, perchè c'è una maggiore richiesta di potenza. In altri invece, potrebbe essere difficile accorgersi subito del furto, perché l'unico campanello d'allarme sono le bollette salate. Se è l'ente erogatore che si accorge della manomissione e non il cliente, quest'ultimo può passare da parte lesa a responsabile di reato per "cessione a terzi di energia elettrica".

Cosa fare se pensi che ti stiano rubando la corrente?

Hai il dubbio che qualcuno ti stia rubando la luce?

Se hai un simile dubbio, la prima cosa da fare è accertarti che sia così. Puoi fare una semplice prova staccando gli interruttori del tuo quadro elettrico privato oppure tutti gli elettrodomestici e gli apparecchi che utilizzano corrente e andare a vedere il contatore (ricorda che alcuni apparecchi consumano una minima quantità di energia anche se spenti e solo collegati alla rete). Il display dell'apparecchio consente la visualizzazione di alcuni dati, tra cui la potenza istantanea, che indica se in quel momento stiamo assorbendo potenza e quindi corrente dalla rete elettrica. Premendo il pulsante accanto al display controlla che la potenza istantanea assorbita sia nulla, nel contatore E-distribuzione (gruppo Enel) è indicata con Pot.Istant.
Se non è così, significa che qualcuno si è collegato a tua insaputa ai fili, dopo il contatore, e tu stai pagando la bolletta della luce per entrambi. Consigliamo in tutti i casi di chiamare un elettricista esperto per accertarsi del furto e per vedere se è stato manomesso il contatore. Contatta subito le autorità predisposte per una denuncia e per far effettuare successivamente una verifica del contatore ai tecnici del distributore.

Nel caso in cui tu abbia la certezza che qualcuno stia rubando la corrente devi:

  1. Denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine: carabinieri, guardia di finanza...;
  2. Se è stato manomesso il contatore, chiamare il tuo fornitore e chiedere le modalità per far effettuare una verifica sullo stesso.

Il passo successivo è quindi il sopralluogo di un tecnico che controlla il contatore ed i cavi elettrici per accertare il furto e l'identità del ladro.

L'inquilino ha Manomesso il Contatore della Luce?

Nel caso in cui il proprietario si accorga che il contatore dell'energia sia stato manomesso dall'inquilino affittuario è necessario contattare immediatamente le autorità competenti. Se l'inquilino non è più reperibile è possibile fare la denuncia verso ignoti. Solo in questo modo potrai cautelarti da eventuali richieste economiche o denunce a tuo carico.

Metodi di furto più comuni

I metodi possibili per rubare l'energia sono diversi, qui elenchiamo i più comuni:

  • l'allacciamento abusivo direttamente ai cavi della rete pubblica;
  • il collegamento al cavo di alimentazione di un altro utente che ignaro, paga il consumo del malfattore;
  • la rottura del sigillo del distributore per bypassare il proprio contatore;
  • la manomissione del contatore tramite una resistenza o un magnete;
  • la manomissione del contatore tramite modifica del software.

Manomissione contatore con calamita o resistenza

Tra i reati di furto è quindi compresa la manomissione del contatore con una calamita, che consiste nell'applicare un potente magnete proprio sul contatore, che rallenta il conteggio del consumo. Tale pratica funziona anche sul contatore elettronico, andando ad agire sul trasformatore.
La truffa realizzata inserendo una resistenza altera invece l'intensità di corrente ed in questo modo il contatore può arrivare a registrare meno della metà dei consumi reali.

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